EFFE ERRE

La lavorazione della filigrana a Campo Ligure inizia nel 1884, quando un maestro filigranista locale apre in proprio una bottega artigiana.
Oggi come allora gli artigiani di Campo Ligure creano e reinventano i loro ricami: i gioielli in argento, la cui preziosità è data non tanto dai materiali quanto dalla minuziosa e paziente lavorazione, eseguita interamente a mano, che si nasconde in ognuno di essi.
Per questo ormai in Italia solo gli artigiani di Campo Ligure possono degnamente qualificarsi come gli unici eredi di coloro che, in tempi lontani, portarono in Liguria quest'arte.
La Regione Liguria ha riconosciuto alla ditta EFFE-ERRE, già onorata dal "Consorzio Filigranisti di Campo Ligure" del marchio registrato posto a garanzia della vera filigrana, la DOC per la sua produzione, fregiandola del marchio "Artigiani in Liguria".

Incuriosito ed affascinato dall’arte della filigrana, nel 1986 Riccardo Parodi fonda l’azienda EFFE-ERRE, mettendo a frutto l’esperienza maturata nel settore come unico consulente di vendita del Centro Ligure Filigrana, consorzio di filigranisti nato a Campo Ligure nei primi anni ’80.
L’azienda nasce quindi come piccola impresa di famiglia e si caratterizza per la produzione di gioielli, ma, già dagli anni ‘90 - grazie a un percorso di crescita graduale e costante - alle prime collezioni viene affiancata una vastissima gamma di novità, tra cui spicca la creazione di oggetti per il culto religioso che, in breve tempo, gli offre la grande possibilità di avviare e sviluppare una collaborazione lavorativa con i Musei Vaticani,  con i più importanti negozi che operano a Roma in questo settore, con i principali santuari italiani e di penetrare nei mercati esteri, quali Francia, Spagna, Portogallo, attraverso i santuari di Lourdes, di Santiago di Compostela, di Fatima, di Medjugorje e di Guadalupe.

Dal 2014 anche il figlio di Riccardo Parodi, Alessio, ha iniziato a lavorare all’interno dell’impresa. Tale decisione professionale è frutto delle ore trascorse, fin da piccolo, a fianco del padre, sia nei viaggi di lavoro sia in azienda. Si tratta infatti di esperienze che gli hanno permesso di imparare e di appassionarsi, portandolo a desiderare di dare il proprio contributo e portare avanti così questa tradizione.